La ceramica tradizionale incontra i paesaggi del Salento.
A un certo punto è successo: amo così tanto il Salento che volevo averne dei frammenti sempre con me, per sentirlo vicino in qualunque posto mi trovassi. Ma non volevo danneggiarlo in alcun modo, strappandone parti da portare altrove. Tutte le conchiglie raccolte sulle spiagge per farne souvenir da vendere ai turisti impoveriscono il paesaggio e questo splendido territorio… Non volevo portare con me il Salento in questo modo barbaro!
Così ho deciso di unire due cose: la ceramica della tradizione locale e gli elementi naturali caratteristici di questa terra. Le impronte sull’argilla fresca accolgono gli elementi naturali del paesaggio (foglie, fiori, conchiglie, cortecce), poi la lavorazione a mano della ceramica dona la forma al gioiello.
Un paesaggio da indossare e portare sempre con sé!
Le impronte infatti “toccano” il Salento. Anzi, in verità prendono vita proprio nell’istante in cui si fondono con esso, e perciò sono intimamente legate all’elemento del paesaggio che le ha generate. Raccolgono la sua testimonianza e la rendono eterna.
Un’impronta su ceramica è un ricordo immutabile che non ferisce il paesaggio, ma lo raccoglie per sempre senza danneggiarlo. La sintesi perfetta e innocua, ecologica, tra l’incanto della natura e la bramosia dell’uomo.
Impronte di terra: vite, ulivo, fico d’india, fiore di carota selvatica, radichella rosea, fico, papavero, graminacee
Impronte di mare: riccio di mare, patella, venus, orecchio di Nettuno, corallinus, madrepora